In ricordo di Michele Barillaro.
È passato un’altro anno da quando ci hai lasciato. Per noi la vita è continuata sempre uguale e sempre diversa nei suoi alti e bassi nei suoi bui tormenti e nelle sue effimere gioie, nella sempre più pressante voglia di pensare a se stessi e al nostro piccolo orticello e lasciare i grandi (troppo grandi per noi) problemi agli altri e ritirarsi. Lasciare oneri ed onori. Godere di quanto conquistato e non mettersi più in gioco. Guardare tutto da lontano, vedere cosa succede e non combattere più. Riposarsi e lasciare che tutto vada come deve andare. Poi ti ritrovi in piedi, con il capo piegato in avanti. In silenzio. Nel bel mezzo dell’assemblea nazionale dell’Urca a commemorare la ricorrenza della Tua scomparsa. Senti intorno a te diversi nasi che “tirano su”. Guardi con la coda dell’occhio i tuoi amici di fianco a te e vedi nei loro occhi gli stessi lucciconi che senti nei tuoi. Vedi dita che frettolosamente asciugano le lacrime prima che siano visibili agli altri e allora capisci che non puoi mollare… Rialzi la testa e continui il tuo impegno perché non esiste modo migliore per ricordarti. Ciao Michele