Conferenza sulle recenti modifiche alla legge 157/92
Nell’accogliente sala del Centro Benedetto Acquarone a Chiavari (Ge) la sera del 26 settembre 2016, organizzato dall’URCA Chiavari e dall’ATC Ge2, si è tenuta una conferenza per illustrare gli aggiornamenti alla vetusta legge 157/92, introdotti con la definitiva approvazione del Decreto Legge n.91/2014. Gli aggiornamenti introdotti con gli emendamenti proposti ed approvati dalla 13° Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato, proponenti i senatori Stefano Vaccari di Modena, Massimo Caleo di La Spezia ed altri tutti del Partito Democratico e per i caricatori delle carabine il senatore Luciano Rossi del Nuovo Centro Destra, modificano i seguenti articoli: -Art.2: comma 2:le nutrie escluse dalle norme della legge, equiparate alle talpe, ai ratti ecc. (senza l’emendamento e in attesa dell’entrata in vigore del regolamento UE era problematica l’eradicazione di questa specie alloctona invasiva) -Art.2 comma 2bis: gestione delle specie alloctone finalizzata all’eradicazione o comunque al controllo delle popolazioni . Art.4 comma 3, 3 bis, 3 ter: norme per l’attività di cattura per l’inanellamento e per la cessione ai fini di richiamo (senza l’emendamento veniva vietata ai fini di richiamo). -Art.13 comma1: per le carabine impiegate nella caccia limitate a due le cartucce nel caricatore ma sino a cinque per la sola caccia al cinghiale (Norma della Direttiva europea Habitat escluso il cinghiale, senza l’emendamento erano solo due anche per il cinghiale). -Art.21 comma 1 lettera m: consentito cacciare su terreni coperti dalla neve non solo nelle Alpi ma per l’attuazione della caccia di selezione agli ungulati in tutto il territorio nazionale (senza l’emendamento era consentita solo nella zona delle Alpi). lettera bb e cc: miglior identificazione degli uccelli venduti o commerciati “……… specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri dell’Unione europea……. Accolti dal presidente nazionale dell’URCA Antonio Drovandi e dal presidente dell’URCA Chiavari Adriano Podestà sedevano al tavolo i senatori Stefano Vaccari e Vito Vattuone a lungo sindaco della vicina Casarza Ligure; assente per precedenti impegni il senatore Massimo Caleo. Dopo brevi introduzioni di Podestà e di Vattuone, Stefano Vaccari ha illustrato i motivi alla base delle modifiche proposte ed approvate, derivanti dalla sua lunga esperienza sul territorio passata da sindaco, a presidente di parco regionale, ad assessore provinciale di Modena e dalla recente approvazione da parte dell’Unione Europea del Regolamento recante disposizioni volte a prevenire e a gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive che entrerà in vigore prossimamente. Drovandi ha ringraziato i senatori proponenti ed ha evidenziato che per la caccia di selezione agli ungulati, fiore all’occhiello dell’attività venatoria italiana, necessario e non procrastinabile sarebbe l’approvazione di norme nazionali uniche per gli esami di abilitazione e la costituzione degli albi regionali degli abilitati all’attività venatoria di selezione valevole in tutte le Regioni. Ha ricordato che L’URCA-Gestione Fauna e Ambiente, è stata riconosciuta dal Ministero dell’ambiente quale Associazione di protezione ambientale sin dall’anno 2006. Sono intervenuti: Donato Paganini già presidente dell’ATC Ge2 evidenziando la necessità che la legge 157 sia adeguata ai cambiamenti avvenuti nell’ambiente naturale in questi vent’anni e sempre indirizzata alla conservazione della fauna. Importante sarebbe che tutto il flusso di danaro proveniente dall’attività venatoria fosse indirizzato a interventi sulla conservazione dell’ambiente ed in ultimo si chiede perché nel consiglio d’amministrazione dell’ISPRA non possa essere nominato un rappresentante scientifico proveniente dal mondo venatorio. Gianni Marana della Federazione Italiana della Caccia che, in relazione alle specie alloctone, ha evidenziato la massiccia presenza nella città di Genova di pappagalli di ogni specie e dimensione che tutto divorano, frutti e semi. Lucio Parodi, già presidente dell’URCA Liguria, che ha evidenziato l’urgente necessità di introdurre nella legge 157 sulla fauna e caccia ma anche nella 394 sui parchi, le norme a salvaguardia della fauna selvatica omesse a suo tempo quando si pensava erroneamente che l’unico nemico della fauna fosse la caccia. Per il futuro della fauna selvatica italiana e quindi dell’attività venatoria fondamentale sarà il consolidamento di un accordo tra il mondo venatorio e quello agricolo volto a riversare sugli agricoltori una parte del cospicuo valore economico degli ungulati in cambio di miglioramenti faunistico ambientali per quella fauna che più ne ha bisogno e di sistemi di coltivazione più rispettosi della biodiversità. L’interessante serata si è conclusa con l’impegno dei senatori Vaccari e Vattuone a continuare nell’opera di aggiornamento della legge 157/92 ed anche della 394/91, di cui se ne occupa particolarmente il senatore Caleo, sempre nell’ottica della conservazione della fauna selvatica.